La fine di un viaggio, l'inizio di un altro, [Rani Ryuuen; Aidha Nur Imari]

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_Cheshire_
view post Posted on 22/11/2012, 15:32






Non appena mise piede a terra, Rani sentì l'urgenza di baciare il suolo. Cosa che ovviamente non fece, non era nel suo carattere, ma dopo un mese per mare su quella dannata bagnarola, mangiando pesce crudo e alghe, bevendo poca acqua e tanti liquori -quei dannati marinai solo quelli avevano-, sentendosi male un minuto sì e l'altro pure a causa del continuo sballottamento della nave -e di conseguenza del suo stomaco già in condizioni precarie-, e rischiando un infarto ogni qualvolta un marinaio passava vicino al suo nascondiglio, beh, baciare il suolo che l'aveva salvata dall'inferno le sembrava davvero il minimo. Si limitò a ringraziare mentalmente i rukh e il primo dio che le venne in mente. Poi prese la sua borsa, dove teneva il suo ormai vecchio e usurato libro di incantesimi, e il suo bastone e si allontanò velocemente dalla nave da cui era appena scesa: d'altra parte aveva fatto il viaggio clandestinamente, e non voleva rischiare né di finire in prigione o, peggio, di ritornare su quella dannata bagnarola questa volta come mozzo o qualcosa del genere.
 
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*kisa-chan*
view post Posted on 22/11/2012, 18:02




Aidha Nur Imari

Il porto, uno dei più grandi che Aidha avesse mai visto, era letteralmente un affollarsi di razze, lingue e culture di ogni tipo. Nel trovarsi nel mezzo di quella caotica folla la ragazza avvertì la testa girare per alcuni istanti e fu con un sospiro che si preparò ad immergersi anche lei in quel via vai, quanto rimpiangeva la tranquillità dell'imbarcazione con la quale era arrivata!
Il viaggio era stato semplicemente piacevole, il sole aveva accompagnato l'attraversata quasi sempre e il vento costante aveva permesso un andamento regolare. Lei, sola ma per nulla toccata da ciò, se ne era rimasta quasi tutto il tempo sul ponte a godersi quella quiete che, nei viaggi via terra, spesso non riusciva a sperimentare. Era valsa la fatica che aveva fatto per risparmiare i soldi per avere un viaggio comodo e regolare. Non c'erano stati scocciatori, se non un irritante mercante che, le poche volte che era uscito dalla sua cabina, si era lamentato di tutto ciò che lo circondava, a partire dal mare stesso. Aidha aveva scoperto che semplicemente soffriva di mal di mare e con un'alzata di spalle l'aveva ignorato. Non invidiava in alcun modo quelli che, sofferenti, erano costretti a restare chiusi nelle loro strette cabine con accanto un secchio di emergenza. Comunque, non era un problema suo.
Il problema che, invece, la toccava maggiormente in quell'istante era la fame, il cibo non era stato per nulla appetibile sulla nave, e quel poco che le era rimasto ora doveva centellinarlo, almeno fino a quando non avrebbe trovato un qualche lavoretto, o, nel peggiore dei casi, rubato qualcosa. Così, sacca in spalle, lasciò ogni tentennamento e si inoltrò nella folla.

 
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_Cheshire_
view post Posted on 26/11/2012, 20:52




raniryuuen



Doveva ammettere che il porto di Sindria, nonostante ne avesse sentito parlare parecchie volte durante i suoi vagabondaggi, era molto diverso da come se lo era immaginato: era pulito, ordinato, pieno di gente di tutte le etnie che convivevano pacificamente tra loro. Del tutto diverso da altri porti che aveva visitato, dove tutti si lanciavano minacce, sguardi pieni d'ira e di odio, dove avvenivano furti, omicidi e ogni altro genere di crimini. Certo, probabilmente nemmeno il porto di Sindria era del tutto esente da quei fenomeni, ma si respirava un'aria completamente diversa.
Non appena trovò uno slargo libero, Rani si fermò dal continuò slalom tra la folla e iniziò ad osservare per bene chiunque le passasse davanti agli occhi. Dopo mesi e mesi che cercava di imparare a controllare le sue visioni, era riuscita a vedere qualcosa, anche se non era troppo chiara. Da quello che aveva visto però, sapeva che avrebbe incontrato qualcuno lì nel porto - dalla sagoma che le era apparsa avrebbe detto una ragazza - e, anche se non sapeva se fosse amica o nemica, sentiva che avrebbe dovuto trovarla. Certo avere in mente solo una sagoma sfumata non era certo il miglior modo di cercare qualcuno mai visto prima, ma era pur sempre un inizio.
 
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*kisa-chan*
view post Posted on 26/11/2012, 22:48




Aidha Nur Imari

In fondo, almeno per quel giorno, la scelta migliore era certamente rubare qualcosa. Guardava la folla con occhio critico, analizzandola con cura, soffermandosi sui dettagli per determinare chi poteva diventare la vittima che le avrebbe permesso di mangiare a sazietà e dormire in un letto comodo, quel giorno. Scartava chi per corporatura o sguardo troppo vispo poteva rivelarsi pericoloso, mentre si soffermava con più attenzione su persone più semplici ed innocue e poco importava se erano padri di famiglia o madri sole. Non aveva imparato a sopravvivere con la pietà.
Eppure indugiava, forse per colpa di quel clima pacifico che, in un porto, più che in ogni altro luogo, sembrava stonare così tanto. Perchè le persone non si urlavano insulti da una parte all'altra?!
Chiuse gli occhi per qualche istante, bloccando la sua perlustrazione e fece un profondo respiro. A lei non interessava, doveva solo pensare al cibo, poi ad un luogo riparato dove passare la notte e niente di più. Quando li riaprì si trovò davanti uno spazio vuoto, lasciato aperto dal caso, ed una ragazza dai capelli rosati che sembrava essere altrettanto interessata alla gente. Si guardava intorno, come se stesse aspettando qualcuno. Rimase qualche istante immobile, probabilmente attirata dal colore appariscente dei capelli della ragazza, poi, con un leggero scuotere della testa fece per riprendere il suo girovagare.

 
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_Cheshire_
view post Posted on 26/11/2012, 23:15




raniryuuen



Stava iniziando a spazientirsi, chissà quanto tempo era passato da quando era scesa dalla nave! E a dire il vero anche il suo stomaco stava iniziando a farsi sentire. Sospirò, per poi posare lo sguardo su una ragazza dai lunghi capelli castani che si stava allontanando. Riportò alla mente la sagoma che le era apparsa nella visione e, effettivamente, ci assomigliava. Da lontano almeno. Decise di seguirla: si sistemò per bene la borsa e si tuffò nuovamente nella folla. Ma tempo pochi istanti e la perse di vista. Sbuffò: forse non era lei la persona che doveva incontrare. Si guardò intorno per cercare una via d'uscita da quel casino. Tempo pochi passi che u qualche mercante o qualcosa del genere la spinse di lato, facendola cadere. Quando alzò lo sguardo, si trovò davanti la ragazza che aveva visto poco prima. Senza pensare più di tanto la additò ed esclamò:
Ah-ha! Lo sapevo che eri tu!
 
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*kisa-chan*
view post Posted on 27/11/2012, 19:27




Aidha Nur Imari

Alla fine aveva trovato una buona preda. Una donnetta ben vestita, quasi sicuramente moglie o figlia di qualche riccastro. Era semplicemente perfetta, uno solo dei numerosi bracciali che le pendevano morbidi dai polsi le sarebbe bastato per più di qualche giorno...e quella donnicciola non si sarebbe nemmeno accorta di averlo perso.
Scivolò accanto alla donna urtandola appena.
Ah-ha! Lo sapevo che eri tu! disse una voce poco distante da lei.
La donna si girò di scatto e lo strappo improvviso fece si che Aidha si ritrovasse il bracciale in mano. La ragazza non ebbe il tempo di realizzare cosa stava succedendo che, primo, la vittima del suo furto, essendosi evidentemente accorta dello strappo, stava urlando alle “ladre”, secondo, almeno una decina di persone vicine si erano fermate di colpo e, ultimo, dietro di lei, giaceva a terra la causa di tutte le sue sfortune, la ragazza con i capelli rosati di poco prima, con il dito ben puntato verso di lei.
Aidha, mentre la donnetta continuava a strillare isterica, con una vena di ironico divertimento pensò che almeno anche la fonte dei suoi problemi era involontariamente finita nel bel mezzo di essi. La prese velocemente per un braccio e la costrinse ad alzarsi.
Corri! Ora! Urlò, strattonandola, prima di cominciare a spintonare fra la folla per riuscire a crearsi un passaggio e scappare. Portarsi dietro un'altra persona durante una fuga, nel caso l'altra l'avesse veramente seguita, avrebbe potuto sembrare una mossa sciocca ed avventata e, se almeno la seconda parte era esatta, per l'altra accusa Aidha poteva dire a sua discolpa che se qualcuno le avesse inseguite, avrebbe sicuramente preso prima la ragazza dietro di lei.

 
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